Nicola RAPUANO
AttraversaMenti
1&2
Culture di Strada
Momenti Paralleli
Temporanee
Tra Firenze e Padova
a cura di Beatrice Damiani
BENVENUTI
se avrete la costanza di seguirmi, vi condurrò lungo un percorso di anni,
ammantato di volti e intrecciato di attimi; quotidiane istantanee di vita.
CULTURE di STRADA.
E l'inizio fu Parigi
STRADA DI LIBRI o LIBRI DI STRADA?
Libri di strada
perché penso i libri, il pensiero, le culture, come espressione dell'interazione con il Sé e con l'altro.
L'altro... La strada.
Strada di Incontri, con i ricordi legati alla trama del poetico Passato.
Strada di Impatti, con l'intenso susseguirsi di attimi, nel cangiante Presente.
Dove la curiosità incontra il sapere... e la mano intesse possibilità.
Strada, scandita dal ritmo del gioco:
sinfonie di tradizionali rappresentazioni collettive e assoli di creative ideazioni individuali.
"Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto." Umberto Eco, Il nome della rosa, 1980.
L'occhio che legge la mente che interpreta, la strada come percorso di interazione con il Sé...
che conduce a lucide composizioni armoniche e induce ad altri sguardi, ad altre prospettive.
E cala il sipario sull'ieratica immagine di quiete, di pace; dove emerge la bellezza di colui che si prende cura di sé, all'aperto, al pubblico sguardo, in Strada.
"Solo l'ozio è un valore morale, perché può servire a giudicare gli uomini. Risulta fatale solo ai mediocri. Sta qui la sua lezione e la sua grandezza." Albert Camus, Fragment d'un combat (1938-1940).
Dove ritroviamo gli elementi del nostro racconto:
il Libro, inteso come opera tipica della Cultura; l'Uomo, visto nella sua capacità di prendersi cura di Sé.